I fondi raccolti dall’AIL permettono alla Ricerca di evolversi.
Consentono ai pazienti e ai loro familiari di poter contare su un adeguato supporto.
Garantiscono la formazione di tutte le figure che ruotano intorno alla malattia.
Ma soprattutto, tengono viva la speranza di chi crede di non avere più un futuro.

Ail ringrazia i donatori, i volontari, i medici, i ricercatori, gli infermieri, gli operatori sanitari e tutti coloro che ogni giorno si adoperano affinché la speranza non muoia mai.

GRAZIE AL VOSTRO AIUTO AIL FOGGIA ODV:
▶Finanzia la Ricerca Oncoematologica dell’Università degli Studi di Foggia
▶Supporta programmi e interventi di assistenza e sostegno psico-sociale dedicati ai pazienti oncoematologici e ai loro familiari
▶Finanzia l’acquisto di strumentazione di alto valore tecnologico in uso presso la Strutture Complesse di Ematologia degli OORR di Foggia e di Casa Sollievo della Sofferenza

BILANCIO DI MISSIONE – 2021 –

La finalità del bilancio di missione è, com’è noto, quella di rendere conto, a quanti vengono in contatto con l’Associazione, dei comportamenti e dei risultati delle attività svolte. Sono gli interlocutori sociali, altrimenti detti portatori di interessi (stakeholders per gli anglofoni) che, non limitandosi agli aspetti contabili e finanziari, vengono a conoscenza dello spirito che anima l’Associazione e di come vengono perseguite le finalità indicate nello statuto.

Il bilancio del 2021, di certo soddisfacente sotto il profilo finanziario (specie ove si rifletta sulle nefaste conseguenze della crisi sanitaria), è lusinghiero per tutto l’apparato organizzativo che riguarda sia la Sezione, sia i collaboratori che diffondono il logo dell’AIL nei numerosi centri della provincia.

A tutti i nostri infaticabili volontari rivolgiamo un vivo ringraziamento.

Ma è doveroso osservare anche come quel logo venga ovunque accolto con simpatia, soprattutto in occasione delle grandi manifestazioni di Pasqua e Natale. È un sentimento che i volontari colgono quando ai gazebi si presentano i nostri sostenitori, manifestando il loro compiacimento per una ripresa a pieno regime dell’attività dell’Associazione; dopo la lunga infausta parentesi della pandemia si percepisce un’ansia di vita, lo schiudersi di una finestra sul futuro.

Il loro dono, importante in sé, è ancora più apprezzato quando si osserva la maniera con cui si manifesta il gesto. Non è certamente la noiosa ripetizione di un rito, né l’adempimento forzoso di un impegno, né un fastidio da sbrigare rapidamente. Questi atteggiamenti farebbero appassire il fiore della gratuità, mentre il gesto del dono, sempre accompagnato da un sorriso, ne rivela la spontaneità, l’autenticità, la partecipazione convinta e la condivisione di un progetto lungimirante in favore dei pazienti leucemici e dei loro familiari.

È questo il gesto che, che come leggiamo in una poesia di Baudelaire, “colma l’anima al di là della sua capacità” e “prolunga l’illimitato”.

Volendo riflettere sulle motivazioni che presiedono a tanta generosità, si potrebbe osservare come i rapporti di mercato e l’intervento dello Stato non siano adeguati al soddisfacimento dei bisogni di tutti. C’è infatti sempre una fascia – più o meno estesa – di cittadini che arranca ai margini della società e ha difficoltà a far valere il proprio diritto alla salute.

Ma c’è anche una motivazione più profonda che differenzia il dono dalla filantropia o dalla beneficenza. Queste ultime sono utili, ma non sufficienti, perché sono anonime e impersonali, mentre il dono crea la relazione, il rapporto umano, lo spirito solidaristico su cui si fonda una società sana.

A fronte di una così articolata gamma di sentimenti, l’Associazione risponde con un sempre più alacre impegno e con un elevato senso di responsabilità. È l’impegno che trasforma le semplici connessioni in relazioni reali, in legami umani; è la responsabilità che consente di affrontare al meglio le difficoltà del momento.

Impegno e responsabilità sono l’humus su cui germoglia e si sviluppa quel sentimento di fiducia che gli interlocutori sociali riservano all’Associazione.

A tutti rivolgiamo il sentimento della nostra riconoscenza.